Articolo 7

RISPARMIO ENERGETICO

«Riscaldamento a battiscopa una soluzione conveniente»

Articolo di EcodiBiella del 19 maggio 2022

Parlare oggi di impianti di riscaldamento significa addentrarsi in un discorso che spazia dal risparmio energetico, con i relativi vantaggi in bolletta, a leggi europee e nazionali che si fanno sempre più rigide in fatto di efficienza degli edifici e degli impianti stessi. Rispetto a qualche anno fa, infatti, la sensibilità dei singoli cittadini in tema ambientale ha lasciato il campo a normative ben precise in fatto di prestazioni energetiche con, da una parte, l’aumento dei costi per l’ammodernamento degli edifici e degli impianti di riscaldamento e, dall’altra, detrazioni fiscali fino al 65% della spesa sostenuta per i lavori e benefici per la gestione quotidiana.
L’Attestato di Prestazione Energetica (APE) per gli edifici, introdotto nel 2013 in sostituzione dell’Attestato di Certificazione Energetica (ACE), e le nuove etichette energetiche per gli impianti di riscaldamento impongono ai cittadini di documentarsi su un settore in forte evoluzione. Caldaie, pompe di calore e sistemi ibridi (caldaia + pompa di calore), rappresentano solo una minima parte delle scelte da fare al momento dell’installazione di un nuovo impianto di riscaldamento. Termosifoni e radiatori, anche se equipaggiati con le moderne valvole termostatiche, possono essere sostituiti con sistemi più evoluti, dal punto di vista dell’efficienza e dell’estetica.

«Proprio su questa tema, – ci spiega Matteo Cabrio – grazie al riscaldamento a battiscopa, possiamo installarlo lungo il perimetro delle stanze, e, grazie al sistema radiante a battiscopa, sostituiendo il tradizionale zoccolo, offriamo molteplici vantaggi: non necessita di particolari opere murarie, è quasi invisibile, non solleva polvere e garantisce una diffusione del calore molto efficiente per l’utilizzo di poca acqua nell’impianto, così da adattarsi al meglio ai sistemi alimentati a energia solare».
«Spesso – conclude Matteo – con gli elementi installati sulle pareti esterne dell’abitazione, con l’aria calda che risale dalle apposite fessure poste sulla parte alta, il riscaldamento a battiscopa mantiene asciutti i muri e diffonde un calore omogeneo in tutto l’ambiente. Inoltre con il riscaldamento a battiscopa è possibile risparmiare fino al 30% dei costi in bolletta rispetto a un sistema tradizionale».


Articolo 6

NON SOLO ARREDI O SANITARI…

«Vi spiego tempi e costi per ristrutturare il bagno»

Articolo di EcodiBiella del 12 maggio 2022

Il bagno è oggi considerato un ambiente volto al benessere e non solo all’igiene e alla pulizia del corpo.
Per realizzare uno spazio funzionale, bello, fruibile e che sappia rispondere al meglio alle nostre esigenze è bene affidarsi ad una società edilizia e valutare le diverse variabili. Inoltre, per la buona riuscita del restyling, sarà infatti necessario prendere in esame più punti. La prima cosa da verificare è se servano o meno delle autorizzazioni comunali. Se, si modifica la pianta della stanza spostando o innalzando muri allora sì, dovrai presentare un’apposita richiesta edilizia. Per la ristrutturazione del bagno ci si può avvalere anche delle detrazioni fiscali, i cosiddetti bonus. Per non perdere il diritto a tali bonus bisogna fare molta attenzione ad essere in regola con tutte le autorizzazioni necessarie. Per un bagno si può risparmiare fino al 50% sui lavori di ristrutturazione.

Cosa si va a smantellare quando si rifà il bagno?
“Beh, tutto varia a seconda delle esigenze e del genere di intervento richiesti, – ci spiega Matteo Cabrio – ma genericamente per un restyling completo gli step prevedono: la rimozione dei vecchi sanitari e dei complementi d’arredo, la demolizione dei rivestimenti, il rifacimento dell’impianto idraulico, sempre che sia necessario”.
Quanto costa rifare un bagno da 3 a 6 mq?
“Il costo complessivo della ristrutturazione dipende, – continua Matteo – in gran misura, proprio dalla metratura della stanza. Di solito per un bagno dai 3 a 6 metri quadrati, il costo oscilla dai 4 a 7mila euro. Tutto dipende dal tipo di materiali che si scelgono”.

Quanto dura la ristrutturazione di un bagno?
“Chi si rivolge a noi, – conclude Mateo – deve sapere che per una buona ristrutturazione del bagno è senza dubbio un lavoro che può recare disagio se il committente vive nello stesso immobile. È importante avere o una seconda toilette, oppure organizzare al meglio i vari step inerenti il restyling del bagno. Questo è fondamentale anche per lavori edilizi differenti e permetterà non solo di terminare prima il tutto, ma anche di non incidere troppo sulla spesa di manodopera, sulle ore lavorate. Grazie ad una serie di esperti, la nostra azienda non solo vende sanitari e complementi d’arredo, ma è competitiva proprio nella realizzazione completa”.


Articolo 5

SUPERBONUS 110%

«I requisiti necessari per il Cappotto Termico»

Articolo di EcodiBiella del 05 maggio 2022

In questi ultimi giorni, in redazione, sono arrivate tante richieste da parte dei nostri lettori che, ci hanno chiesto quali opere sono necessarie per ottenere il superbonus 110%.
Una domanda che ci è sembrata curiosa, visto la quantità di articoli che abbiamo pubblicato sul nostro giornale e sul web, ma, evidentemente, tante persone ancora oggi non hanno ben chiaro quali siano gli interventi che godono dell’agevolazione prevista dal Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio), che consente l’accesso ad una detrazione fiscale del 110% per la riqualificazione energetica.

Tra gli interventi più richiesti e più pubblicizzati da tutti gli operatori del settore è sicuramente quello dell’isolamento termico dell’involucro edilizio che, consente l’accesso ad una moltitudine di interventi trainati tra cui, primo tra tutti, la sostituzione degli infissi per la realizzazione del cappotto termico che deve rispettare alcuni requisiti. Per fare chiarezza, abbiamo chiesto a Matteo Cabrio, AD di Cabrio Group, quali siano gli interventi che occorre effettuare per ottenere il Superbonus del 110%.
“Intanto – ci spiega Matteo Cabrio – deve interessare l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell’unità immobiliare situata all’interno di edifici plurifamiliari che sia funzionalmente indipendente e disponga di uno o più accessi autonomi dall’esterno. Inoltre è necessario l’utilizzo di materiali isolanti che rispettino i criteri ambientali minimi (materiali che noi abbiamo in azienda) di cui al decreto del Ministro dell’ambiente per tutti gli interventi di miglioramento energetico e bisogna rispettare i requisiti minimi previsti dal Decreto Ministero dello Sviluppo economico del 6 agosto 2020”.
“Infine – ci racconta ancora Matteo Cabrio – è obbligatorio il miglioramento di almeno due classi energetiche o, se non è possibile, il conseguimento della classe energetica più alta rispetto alla classe esistente dell’edificio”.
A tutto ciò, aggiungiamo noi, occorre redigere l’attestato di prestazione energetica (APE), prima e dopo l’intervento, che dev’essere rilasciato da un tecnico abilitato nella forma della dichiarazione asseverata che dimostri il miglioramento energetico.


Articolo 4

CON GLI ISOLANTI TERMICI

«Un consiglio: avrete una casa calda d’inverno e fresca d’estate»

Articolo di EcodiBiella del 28 aprile 2022

Una casa calda di inverno e fresca d’estate, senza spendere una fortuna in bollette energetiche a causa degli impianti di riscaldamento e condizionamento al massimo, è possibile attraverso i i sistemi di isolamento termico. Essi permettono, attraverso diverse tecniche, di mantenere omogenea la temperatura interna, evitando perdite di calore o surriscaldamento.
“Comunemente – ci spiega Matteo Cabrio AD di Cabrio Group di Salussola – l’isolamento termico si applica sulle pareti esterne (cappotto termico), all’interno del controsoffitto, nel sottotetto, nei tetti a falda o nelle intercapedine delle pareti”.
Quali tipi di isolamento sono disponibili?
“In commercio – prosegue Matteo Cabrio – esistono numerosi materiali isolanti. Prima di iniziare, va fatta una piccola precisazione, impermeabilizzare ed isolante termico non sono sinonimi. I materiali isolanti impediscono il trasferimento di acqua, energia termica, energia sonora e corrente elettrica. Per cui si dice impermeabilizzare se il materiale isolante impedisce all’acqua di trovare varchi attraverso l’involucro dell’edificio, bloccando il passaggio verso gli strati sottostanti. Mentre isolare termicamente significa frenare il più possibile il flusso di calore dall’ambiente più caldo all’ambiente più freddo, riducendo il numero e l’entità di ponti termici, termici”, cioè quei punti di discontinuità (pilastri, travi, davanzali…) che provocano gran parte delle perdite di calore. Ciò produce di conseguenza una riduzione del fabbisogno termico dell’edificio, il contenimento dei consumi energetici ed un aumento del comfort abitativo.

Come si dividono gli isolanti?
“Gli isolanti termici – continua Matteo Cabrio – si possono suddividere in due macrocategorie a seconda della loro composizione: isolanti organici ed isolanti inorganici, i quali si suddividono ulteriormente secondo due tipologie a seconda della loro origine: isolanti naturali ed isolanti sintetici, come schematizzato. Inoltre, per origine e composizione, i materiali isolanti si distinguono per le loro proprietà termofisiche. Per evitare confusione, però, consiglio sempre un incontro in azienda. Vi forniremo la miglior soluzione per il vostro caso”.


Articolo 3

CAPPOTTO TERMICO?

«Un consiglio: chiamateci, per evitare errori nella posa»

Articolo di EcodiBiella del 21 aprile 2022

Matteo Cabrio, AD di Cabrio Group di Salussola, ci racconta quali sono gli errori da evitare nella realizzazione del cappotto termico.
“Il cappotto termico – ci spiega Matteo Cabrio – è applicabile sia all’interno, sia all’esterno dell’abitazione. Per quanto riguarda la posa esterna è opportuno evitare alcuni errori. Prima di tutto, è opportuno utilizzare materiali isolanti, materiali che abbiamo a magazzino e che forniamo ai nostri clienti. Materiali che oltre ad offrire vantaggi economici, garantiscono l’installazione del cappotto termico esterno ed interno”.
“Tra gli errori da evitare, per primo, l’errata posa del collante. Noi consigliamo sempre collanti che siano durevoli nel tempo. Il collante, se non posizionato a dovere, mette a dura prova i pannelli che verrebbero sottoposti a sbalzi termici con conseguenti mutamenti di forma. A lungo andare causerà con tutta probabilità infiltrazioni d’acqua e crescita di muffa”.
Un altro errore da evitare nella fase di posa riguarda l’accostamento dei pannelli isolanti nella maniera sbagliata.
“Lasciare troppo spazio tra un pannello e l’altro – aggiunge Matteo Cabrio – causerebbe un assorbimento dell’umidità e una dispersione termica maggiore, dovuta alla mancanza dell’isolante termico”.
Altro errore da evitare nella posa è l’impiego di alcuni materiali isolanti, spesso, non idonei ai supporti o non compatibili tra loro.
“Più volte, – continua Matteo Cabrio – abbiamo constato che per ottenere una buona riuscita dell’intera installazione occorre usare materiali particolari. Questo per ovviare alla diversa relazione al comportamento termico, alla conduttività e alla dilatazione termica”.
Infine nel posare un cappotto termico gioca un ruolo importante anche la tassellatura.
“Se nella sua installazione – conclude Cabrio – vengono commessi errori, sarebbe l’intera struttura del cappotto termico a risentirne. Per evitare che ciò accada, consiglio sempre un incontro in azienda. Concordare i materiali da usare per realizzare un cappotto termico efficiente nel tempo è essenziale”.


Articolo 2

UNA CASA GREEN

«Dai cappotti alle coperture ma con materiali naturali»

Articolo di EcodiBiella del 14 aprile 2022

Ammettiamolo, chi non ha mai fatto un pensierino sul fatto di potere abitare in una casa ecologica?
In questi ultimi anni – spiega Matteo Cabrio AD di Cabrio Group – la nostra azienda ha investito risorse e personale per offrire ai clienti offerte e materiali per costruire o ristrutturare gli edifici in modo ecologico e eco-sostenibile. Ed è stata un’idea vincente”.
“Anche in virtù della ‘forzata’ vita famigliare, a stretto contatto 24 ore su 24, ha messo di fronte a tutti, quanto a volte, le nostre case non siano così sane. Svariati studi concordano nel ritenere l’aria all’interno delle nostre abitazioni più inquinata di quella esterna di ben 7/8 volte”.
Proprio in virtù di questo, abbiamo l’obbligo oggi, di ritrovare quei materiali e quei saperi che hanno accompagnato l’uomo nella sua evoluzione e riscoprire la sinergia con l’ambiente circostante.
– Partiamo dalle basi: come deve essere una casa green?
“Le case, se vogliamo che siano ecologiche, devono rispondere a determinati requisiti. In primis – ci racconta Matteo Cabrio – devono consumare poca energia, non solo per diminuire i costi della bolletta, ma anche per impattare il meno possibile sull’ambiente. Un must è ovviamente l’utilizzo di materiali di origine naturale, come ad esempio il legno e la cellulosa, che permettono di abitare in un ambiente che non emette sostanze nocive all’interno dei locali, e poi sono materiali a basso impatto ambientale, cosa da non sottovalutare e possono essere smaltiti o ancor meglio riutilizzati alla fine del loro ciclo di vita. Le energie rinnovabili, le menziono volutamente per ultime, poiché, a mio avviso, hanno senso solo nel momento in cui vengono soddisfatti i primi due punti: prima costruisco una casa ben coibentata con cappotti termico, coperture ad hoc e che quindi consuma poco, cerco di farla con materiali a basso impatto ambientale e infine la poca energia richiesta a soddisfare i bisogni dell’edificio per climatizzazione e acqua calda sanitaria verrà prodotta con fonti rinnovabili”. Materiali che all’interno della Cabrio Group sono disponibili a costi molto interessanti.


Articolo 1

Agevolazioni edilizie:

«Chi vuole accedere ai bonus ci contatti prima che scadano»

Articolo di EcodiBiella del 7 aprile 2022

Sono moltissime le novità con cui deve confrontarsi chi nel 2022 ha già iniziato o intende iniziare interventi edilizi e vuole beneficiarie dei rispettivi bonus edilizi. In primo luogo, devono essere tenute presenti le diverse tempistiche previste: si va dal 30 giugno 2022 fino ad arrivare al 31 dicembre 2025. Sono inoltre scattate le nuove regole per le opzioni di sconto in fattura o cessione del credito.
Matteo Cabrio, AD di Cabrio Group, ha le idee chiare. “Oggi – ci dice – all’interno della nostra azienda, abbiamo creato uno sportello dedicato ai clienti con lo scopo di informarli e agevolarli per chi vuole beneficiare del superbonus 110% subito”.
Per quanto riguarda le scadenze, il superbonus 110% ha tempistiche diversificate in base ai soggetti beneficiari:
“Per gli interventi effettuati da condomìni, da persone fisiche su edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari distintamente accatastate, – ci dice Matteo Cabrio – il 110% resterà in vigore per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023 (per le spese sostenute nel 2024 e nel 2025 l’agevolazione scenderà rispettivamente al 70% e al 65%).”
Per gli interventi effettuati su edifici unifamiliari da persone fisiche la maxi detrazione spetta fino al 30 giugno 2022, con possibilità di arrivare fino al 31 dicembre 2022 se alla data del 30 giugno 2022 verranno eseguiti lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo.
Ci sono poi i bonus “minori”. “Il bonus facciate – prosegue Matteo Cabrio – è destinato a uscire di scena con la fine del 2022. Ma c’è ancora il bonus ristrutturazione 50%, l’ecobonus “ordinario”, il sisma bonus “ordinario” (anche acquisti) e il bonus verde, invece, sono confermati fino al 31 dicembre 2024”.
Insomma sono diversi i pacchetti e le agevolazioni che si possono utilizzare. “Per maggiori informazioni, però, – conclude Matteo Cabrio – è meglio contattarci subito (Tel. 0161 998604) e saremo a vostra disposizione per indirizzarvi nei vari bonus da utilizzare, con un vantaggio: siamo in grado di fornirvi e consegnarvi tutti i materiali in tempo breve”.